Marco Antonio Bazzocchi

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Marco Antonio Bazzocchi

Marco Antonio Bazzocchi (Forlì, 28 giugno 1961) è un critico letterario, saggista e docente universitario italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1980 si iscrive presso la facoltà di Lettere classiche dell'Università di Bologna, dove nel 1985, sotto la guida di Ezio Raimondi, si laurea in Letteratura italiana con una tesi sulle forme narrative del romanzo dannunziano. Guidato sempre da Raimondi e da Fausto Curi, Bazzocchi consegue nel 1989 il dottorato di ricerca sulla presenza del mito nella poesia di Giovanni Pascoli. Dal lavoro di dottorato vede la luce, nel 1993, la sua prima monografia, Circe e il fanciullino. Interpretazioni pascoliane (La Nuova Italia). Nel frattempo, inizia a occuparsi di Giacomo Leopardi cui dedica un lungo commento alle Operette morali, la cura del volume miscellaneo Leopardi e Bologna (Olschki, 1999) e un commento, scritto insieme a Riccardo Bonavita, ai Paralipomeni della Batracomiomachia (Carocci, 2002). Dall'interesse per Pascoli discendono i primi studi dedicati all'opera di Pier Paolo Pasolini, a partire dalla sua tesi di laurea, Antologia della lirica pascoliana (Einaudi, 1993). Dopo la monografia Pier Paolo Pasolini (Mondadori, 1998), Bazzocchi si afferma nel campo della critica internazionale, divenendo uno dei massimi esperti dell'opera poetica e narrativa del poeta bolognese.[1] Dal 2000 in avanti, Bazzocchi si impone come uno studioso poliedrico che concentra il proprio occhio critico soprattutto sulle interconnessioni tra la letteratura italiana contemporanea e il mondo delle arti visive, organizzando numerose mostre nel territorio dell'Emilia-Romagna e scrivendo testi di critica letteraria. Dal 2021, è direttore artistico della Festa del Racconto di Carpi.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Saggi[modifica | modifica wikitesto]

  • Circe e il fanciullino. Interpretazioni pascoliane, Firenze, La Nuova Italia 1993.
  • I portici della poesia. Dino Campana a Bologna, Bologna, Patron, 2002 (in collaborazione con Gabriel Cacho Millet)
  • Corpi che parlano. Il nudo nella letteratura italiana del Novecento, Bologna, Bruno Mondadori, 2005.
  • I burattini filosofi. Pasolini dalla letteratura al cinema, Milano, Bruno Mondadori, 2007, pp. 185.
  • Leopardi, Bologna, il Mulino, 2008, pp. 166.
  • Personaggio e romanzo nel Novecento italiano, Milano, Pearson Paravia Bruno Mondadori, 2009, pp. 168.
  • Carducci poeta-personaggio tra i prosatori del '900, in: Carducci nel suo e nel nostro tempo, Bologna, Bononia university press, 2009, pp. 573 - 588.
  • L'Italia vista dalla luna. Un paese in divenire tra letteratura e cinema, Milano, Bruno Mondadori, 2012.
  • Ninfa liberty, in: Liberty. Uno stile per l'Italia moderna, Cinisello Balsamo, CeSAC - Silvana Editoriale, 2014.
  • Il codice del corpo. Genere e sessualità nella letteratura italiana del Novecento, a cura di Riccardo Gasperina Geroni, Bologna, Pendragon, 2016.
  • Esposizioni. Pasolini, Foucault e l'esercizio della verità, Bologna, il Mulino, 2017.
  • Alfredo! Alfredo! Storia della Casa rossa e di Panzini, Bologna, Pendragon, 2021.
  • Con gli occhi di Artemisia. Roberto Longhi e la cultura italiana, Bologna, il Mulino, 2021.
  • Alfabeto Pasolini, Roma, Carocci, 2022.
  • Spalancare gli occhi sul mondo. Dieci lezioni su Leopardi, Bologna, il Mulino, 2023.

Capitoli di volumi[modifica | modifica wikitesto]

  • Il respiro del marmo. Le maschere di Wildt, in: Wildt. L'anima e la forma, Cinisello Balsamo, Silvana editoriale, 2012, pp. 119 - 129.
  • Letterati e intellettuali (1914-1970), in: Storia di Bologna. Bologna in età contemporanea (1915-2000), Bologna, Bononia University Press - BUP, 2013, pp. 271 - 392.
  • Delocalizzare il Decameròn, in: Boccaccio e i suoi lettori, Bologna, Il Mulino, 2013, pp. 149 - 162.

Curatele[modifica | modifica wikitesto]

  • A. Panzini, Diario sentimentale della guerra, con Riccardo Gasperina Geroni, Bologna, Pendragon, 2014.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Redazione Sentieri Selvaggi, Pier Paolo Pasolini - IN CONTROLUCE, su SentieriSelvaggi, 7 marzo 2006. URL consultato il 10 settembre 2023.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN28256136 · ISNI (EN0000 0001 1754 0669 · SBN RAVV080965 · LCCN (ENn93100510 · GND (DE133284883 · BNF (FRcb13618360f (data) · J9U (ENHE987007604670305171